da ICARO 48
Il
gruppo di Napoli ha avuto modo di riscontrare che nel nostro capoluogo v’è
un’altra bella realtà sanitaria ed assistenziale rispetto alla patologia che
ci coinvolge e che si muove all’interno della Seconda Università degli Studi
di Napoli in parallelo con quella che ci ha più volte viste ospiti
nell’istituto di Immunologia ed Allergologia diretto dal prof. G. Marone del
Policlinico “Federico II”.
Ci
riferiamo alla V Divisione di Medicina Interna e Immunoallergologia
del prof. G. Lucivero. Dopo vari incontri preliminari di preparazione il
23 febbraio 2006 nella fornitissima biblioteca di questa Divisione sita nel
Centro Antico di Napoli ubicata nella storica piazza L.
Miraglia, s’è tenuto un proficuo oltre che interessante incontro tra
un buon manipolo di noi con la dotta e consapevole sapienza del prof. Lucivero
che ha fatto anche da chairman e l’appassionata professionalità del prof. R.
Giunta. La riunione ha anche avuto il benevolo saluto del Direttore Sanitario
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria della Seconda Università degli Studi
di Napoli, prof. A. Capasso, e l’apertura dei lavori siglata dal prof. M.
Ciervo, Direttore Sanitario del Presidio Centro Storico dell’Azienda. (Un
onore per noi tutte inatteso!).
Difficile
sarebbe mettere ora su carta la moltitudine di informazioni e “dritte”
ricevute, tutte peraltro calibrate sui nostri scarni livelli formativi, non
disgiunte da una calorosa solidarietà umana ed un interessamento non formale
rispetto sia alle condizioni di salute di ognuna che alla storia
personale. Per cui alle domande son sempre corrisposte esaurienti risposte.
Peraltro, e non è cosa da poco, i Professori si sono soffermati
sull’eterogeneità delle malattie autoimmuni e sulla più probabile loro
eziologia, ma anche sull’importanza della precocità della diagnosi che, in
tal modo, offre un più ampio ventaglio di possibilità terapeutiche. Siamo
persino riuscite a capire le differenze fra farmaci ad azione immunosoppressiva
(cortisolo, d-penicillamina, sali d’oro, antimalarici, sulfasalazina,
ciclosporina, azatioprina, metotrexate, ciclofosfamide ed altri di cui non
ricordiamo l’oscuro nome) ed i farmaci biologici (immunoglobuline
anti-linfociti o anti-timociti, ed altri ancora, ma sempre rientranti tra gli
anticorpi monoclonali o molecole di derivazione biotecnologica). Di stimolante
v’è stato pure l’approfondimento sul più corretto modo di approcciare il
paziente “autoimmune” sia dalla parte del medico che dalla parte del
paziente. In un’ottica di servizio sono state espresse le ultime parole spese
per spiegare la modalità del ricovero ordinario o in day hospital, ma anche di
quello in urgenza, e quella delle visite specialistiche per le quali comunque la
lista d’attesa è di non più di sette giorni. Grazie professor Lucivero ora
sappiamo di poter contare anche su di Lei e sulla sua equipe.