Facendo seguito alla oramai consolidata tradizione degli incontri, in data 21\01\03 è intervenuto il dott. Alferio Niglio, angiologo medico della V Divisione di Medicina del Policlinico della "Seconda Università di Napoli", in compagnia del dott. P.P. De Micco.

    Ha introdotto il dott. Amato de Paulis, entusiasta e stretto collaboratore del prof. Gianni Marone, Direttore dell’Istituto di Immunologia ed Allergologia del Policlinico "Federico II". Come si può intendere,   questo è anche un ottimo esempio di stretta e proficua collaborazione tra diverse Facoltà di Medicina e Chirurgia senza pregiudizi di sorta, e che solo persone di spessore intellettuale come quelle facenti parte del gruppo del prof. Marone può porre in essere.

    Il valoroso dott. Niglio con estrema concretezza, non ha voluto farci la "solita" dotta conversazione sugli aspetti angiologici di una malattia di cui oramai noi tutte, peraltro oggi accorse numerosissime e con l’avvento persino di nuovi iscritti\e, in qualche maniera siamo persino "esperte", ma ha voluto porre il suo intervento sotto le forme del talk show, con domande brevi a cui seguivano altrettanto brevi ed esaurienti risposte, con quesiti non astratti, ma provenienti dall’esperienza di sofferenza personale di ognuna di noi, a cui seguivano pragmatiche "dritte" che ci dava il dott. Niglio nel suo semplice e umano modo di porsi ed interagire con noi, qualità che hanno solo le persone di alto valore professionale.

    Non volendoci addentrare nelle numerosissime problematiche emerse durante il dibattito, tematiche che sono tante quante noi pazienti, diremo in conclusione che questa giornata ci ha particolarmente soddisfatto anche perché il dibattito non ci ha visto solo passive ascoltatrici di un professionista, ma abbiamo, anche grazie a lui, potuto esprimerci e relazionarci anche in maniera qualificante.

    Il prof. Marone ha chiuso "i lavori", ribadendo ulteriormente il suo plauso alle nostre iniziative e riaffermando che darà sempre tutta la sua disponibilità al nostro gruppo. Purtroppo ci ha informato di tutte le coartazioni che il suo reparto sta subendo da parte degli organi regionali e che riflettono le difficoltà che si vivono anche su base nazionale, riduzioni che nel suo istituto stanno comportando lunghissime liste d’attesa e vie d’accesso non più tanto privilegiate per pazienti affette da L.E.S. che si trovino in fase critica. Alla luce di questi dati ci ha chiesto una nostra collaborazione con tutte le iniziative possibili anche su base centrale, per pubblicizzare le nostre problematiche che non emergono quasi mai nella dovuta maniera sui mass media, e per fare le giuste pressioni sugli organi preposti a fare quanto in loro potere per non ridurre i livelli minimi assistenziali per la nostra grave patologia.

    In finale è stata presentata al gruppo una psicologa clinica, la dott. Vittoria Pascale, che interverrà al prossimo incontro e che, su nostra calorosa sollecitazione, si è ripromessa di fare degli interventi su quante di noi facessero emergere particolari problematiche psicopatologiche.

    Sul grave episodio della scomparsa della giovane Monica, il gruppo di Napoli chiede a tutte le iscritte di essere ancor più decise e ferme nel denunciare questi episodi di malasanità e far sentire ancor più la nostra voce su organi di stampa e massmedia senza imbarazzi e timidezze, anche perché altre associazioni di malati hanno, rispetto a noi, molto più spazio.

Da tutte noi tanti saluti e tanta salute.

Le lupacchiotte di Napoli