Pubblicato su ICARO n. 33
GRUPPO DI BOLOGNA - 4 APRILE 2001 1° INCONTRO!!
Progetto di sperimentare gli effetti dello yoga
E tutto organizzato da tempo, tuttavia confesso di essere un po emozionata e non soltanto per i timori "dellultimo minuto". Cè qualcosa di più profondo, che ha a che fare col caldo improvviso e con questo sole prepotente, qualcosa che mi accomuna alle mie compagne di "avventura". Non le conosco ancora di persona, eppure ricordo tutte le loro voci, una per una. "La malattia è un viaggio".. mi ripeto mentre salgo sullautobus. Lha detto Luciana per telefono. Anche la frase di Susanna "hai trovato unamica" mi ha colpito... Molte amiche, ci conto!
Poi la fermata del SantOrsola!. Accelero lungo il vialetto alberato. Finché, raggiunta la vecchia Clinica, non mi inghiotte il fresco di un grande atrio. Eccole là! Cè un gruppo di persone oltre la scalinata, sicuramente sono loro. Nel vederlo la colonnina della timidezza sale insieme a quella della soddisfazione.. Caspita! non mi aspettavo che venissero in tante.. "E adesso?" penso col cuore a mille "Peccato che non ci sia Giuseppina." E nel rimpiangere il simpatico accento piacentino della nostra Presidentessa, le invidio la presenza sicura, da Capo branco.
Per fortuna Tiziana, che parlerà al suo posto, è già arrivata e mi viene incontro come una fatina. Mi basta vederla per ritrovare la calma. Angela, conoscenza di vecchia data, completa lopera. Ha pensato lei a far aprire la saletta e ci fa strada. La seguiamo dopo esserci presentate alla meglio, un po in fila e un po sparse, avvolte da unallegria che ricorda quella delle gite scolastiche.. Mi sembra impossibile aver percorso gli stessi corridoi tre anni fa, da ricoverata ma non ho il tempo di pensarci che mi ritrovo in un locale dallaspetto meno solenne.
Cè un momento di silenzio, sottolineato dal rumore delle sedie.. come se il "lupaccio" fosse riuscito ad entrare a nostra insaputa, strisciando sotto la porta, oppure trasportato da una folata di vento... Invece, quando gli sguardi timidamente si sollevano, incontro occhi vivaci, forse ancora un po a disagio, ma illuminati da una curiosità infantile.. Altro che "malate", siamo bellissime!! E ci sono persino tre uomini, "esemplari" spesso restii a questo genere di riunioni!
Subito mi torna in mente unantica favola indiana dove la Paura, impersonata da una dea terribile, può trasformarsi in una splendida fanciulla a patto che la si guardi in faccia.. Non è forse quello che stiamo facendo noi in questo momento?! Ho un fremito di orgoglio che mi dà il coraggio di rompere il ghiaccio. Non so più cosa dire, so soltanto che mi uscirà dal cuore.
Perciò ringrazio tutti coloro, presenti e assenti, che hanno contribuito a far nascere il gruppo Gruppo che a Bologna non poteva mancare e che sarà senzaltro un punto di riferimento. Dobbiamo solo rimboccarci le maniche, tirar fuori delle idee..
Una, a dire il vero, ci sarebbe già.. e per illustrarla, passo la parola alla dott.ssa Marina Farinelli, psicobiologa, e alla sua collega Irene Tommasi, laureanda, che prenderanno parte attiva nella sua realizzazione... Quindi devo presentarmi a mia volta e spiegare le coincidenze che hanno fatto maturare il progetto.
Quando mi fu diagnosticata la malattia stavo frequentando la Scuola Insegnanti di Yoga. Il "caso" ha voluto che uno dei miei docenti, il dott. Pasquale Romano, fosse anche Consigliere del Gruppo Italiano per la lotta contro il Les. Fu lui, avendo seguito da vicino la vicenda, a suggerirmi di formare e di guidare un "gruppo" (allinterno del Gruppo) per sperimentare gli effetti dello Yoga anche su altri pazienti.
Perché allora non chiedere aiuto alla scienza ufficiale? E quello che ho fatto dopo essermi diplomata con una tesi sullargomento, più che mai convinta che solo la collaborazione coi medici, ed anche quella tra discipline diverse, potesse portare a risultati concreti.
Ho così cercato dei referenti nella mia città, rivolgendomi alla Prof.ssa Daniela Zauli, al Proff. Mauro Ercolani (docenti rispettivamente di immunologia e di psicobiologia/psicofisiologia allUniversità di Bologna) e al dott. Giorgio Scagliarini, ginecologo che mi hanno dimostrato la massima disponibilità!
La malattia non è infatti qualcosa di "esterno", né tantomeno deve esserlo il modo con cui curarla. Se con lascolto del corpo e dei suoi simboli si impara a "leggerla" e a capirla, si può trasformarla in unopportunità di crescita .
Mentre parlo continuano ad arrivare persone. Devo interrompermi e ripetere tutto daccapo, perciò ogni tanto mi assale il dubbio di non essere stata abbastanza chiara.. eppure non sono preoccupata.
Cè qualcosa di familiare, al di là delle parole, che ritrovo nel viso di Giovanna: uno dei pochi che posso "collegare" alla voce. Chi sarà invece Lidia? la ragazza bionda o quella signora mora, là in fondo? E Carla? ce lavrà fatta ad arrivare? E Sara, Marina, Mirella?
Poi Tiziana comincia a parlare. Porta il saluto e laiuto dellAssociazione, insieme allesempio di una storia terribile, raccontata però con una tale fiducia nella vita, da vincere la commozione.
Dopodiché intervengono Carlo, Fulvia, Concetta.. e un po alla volta ci presentiamo tutti quanti, a ruota libera. Ci scambiamo informazioni sui farmaci, sugli ospedali e sugli specialisti. Si parla di sintomi, di gravidanze; ma soprattutto di scelte vissute sulla propria pelle, come quella di Donatella che, ricoverata a Nuoro, ha rifiutato una cura che non riteneva appropriata.
Ognuno racconta la propria esperienza. Saltano fuori aspettative e paure e cè persino chi trova il coraggio di confidare un momento di crisi. E un regalo bellissimo che compensa lottimismo forse un po eccessivo con cui ero partita ..
Insomma la voglia di conoscerci cè: è grande. Come è forte lesigenza di scambiarci notizie, e (spero) di "sperimentare" insieme.. di andare avanti
Il "metodo" lo metteremo a punto a mano a mano, negli incontri successivi..
Così, mentre quello stesso sole che fa tanta paura al lupus sta ormai tramontando, ci lasciamo quasi a malincuore, fissando il prossimo appuntamento per il 13 giugno 2001 alle 15.30, sempre alla clinica medica...
A presto e un abbraccio a tutte/i!
Cosetta
per informazioni potete chiamare 333 66854401